NOME: Michele
COGNOME: Nicolino
ETÀ: 34 anni
TITOLO DI STUDIO: Laurea in Economia e Commercio
ATTUALMENTE: Stagista presso Formamentis

Dopo 15 anni di lavoro in una multinazionale di telecomunicazioni mi sono ritrovato ad ottobre del 2014 con un contratto di solidarietà che avrebbe dovuto avere una durata di due anni e invece si è concluso dopo soli tre mesi in concomitanza con la chiusura dell’azienda e con la bella notizia di aspettare un bambino, il mio primo bambino. Nei mesi precedenti, avevo già maturato l’idea di frequentare un master inerente al mio curriculum di studi nei ritagli di tempo, poi con la perdita del lavoro è arrivata la decisione definitiva.

Ho frequentato il Master in Qualità Sicurezza e Ambiente presso Formamentis appassionandomi così tanto da non perdere neanche una lezione. Dopo la parte teorica ho cominciato lo stage e ho avuto la fortuna di entrare nel team Formamentis.

Proprio durante il master ho conosciuto l’Associazione Fortis attraverso una compagna di corso che stava usufruendo del percorso di orientamento. Mi sentivo confuso e disorientato, avevo bisogno di ricostruirmi. La strada era tracciata, dovevo sostenere solo la tesi, il master era inerente al mio precedente percorso di studi ma non riuscivo ad individuare lo step successivo. Mi sono ritrovato ad averne profondamente bisogno e ho deciso di provare.

Dopo un primo incontro con il consulente abbiamo condiviso la necessità di iniziare un percorso perché la questione non era dove volevo andare, ma scoprire da dove ricominciare. Ho avuto un supporto importante. Ho compilato questionari, ho raccontato la mia storia di vita e lavorativa, mi ha spronato a scrivere. Quest’ultimo è stato un passaggio importante. Rivedendo la mia storia mi sono reso conto che c’era sia un’esperienza positiva, qualcosa in cui ero riuscito bene, che un’esperienza negativa. Ho approfondito il mio fallimento riuscendo a individuare quello che avrei potuto fare. Sono giunto alla conclusione che avrei potuto reagire in tempo. Mi sono lasciato trascinare nel baratro nei tre anni di decadimento dell’azienda per la quale lavoravo senza decidere di dare un taglio. Insomma il “mea culpa” è stato il nuovo punto di partenza.

Abbiamo lavorato sui miei sogni lavorativi e mi sono riscoperto a sognare un lavoro dinamico, ciò che una multinazionale come la mia precedente azienda non mi consentiva. Il sogno di lavorare non basta, bisogna sognare un obiettivo altrimenti si corre a vuoto. Avere un obiettivo e programmare come raggiungerlo attraverso la formazione, attraverso stage, tirocini. Tutto va approfondito per raggiungerlo. Lavorare non basta bisogna farlo con soddisfazione per poter dare il giusto apporto all’azienda.

Ho scoperto che non solo le competenze ma anche le mie attitudini personali, come essere pignolo e ordinato, sono spendibili nel mercato del lavoro.
Insomma grazie al consulente mi sono analizzato, ho accettato le mie sconfitte e apprezzato le mie vittorie, ho scelto di ritornare a sognare, mi sono posto degli obiettivi e ho capito come inseguirli.

La mia vita prima di Fortis? Sposato, una figlia in arrivo e la perdita del lavoro.

La mia vita oggi? Dopo aver chiesto scusa a mia moglie, ho smesso di brancolare nel buio. A giugno la laurea, Maria è nata e giorno per giorno scopro un nuovo Michele. La mia vita è cambiata.

Chiunque, anche chi crede di sapere dove sta andando, deve lasciarsi orientare! In periodi molto delicati può essere un’opportunità di scoprirsi e di riscoprirsi. Un’opportunità per percorrere nuove strade, anche solo sognandole.